Persone

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Livio Dalla Ragione (1922-2007)
C’è un vecchio edificio in pietra a S. Lorenzo di Lerchi, sopra Città di Castello, circondato da un ampio frutteto assolutamente speciale. Livio dalla Ragione ha raccolto lì centinaia di alberi da frutto dai nomi improbabili: mela cul di somaro, fico permaloso, pera del curato. Li ha trovati girando per tutta l’Italia Centrale, cercandoli nei luoghi ancora abitati dagli anziani agricoltori e nei poderi abbandonati, nei giardini delle canoniche, negli orti dei monasteri di clausura.
 Alto, schietto, burbero, perennemente vestito di velluto marrone, Livio era stato comandante della Brigata Proletaria d’Urto San Faustino e reduce del Gruppo di Combattimento Cremona a fianco degli Alleati. Accusato di ammutinamento per una plateale contestazione del Savoia che passava in rassegna le truppe, dopo l’arresto evase saltando dal treno. Alla fine della guerra gli venne data la medaglia d’argento al valor militare.
Livio era un artista, un pittore. Si trasferisce a Roma ma nel 1960 farà ritorno in Umbria dove acquista una chiesa abbandonata e la canonica adiacente. Comincia a girare alla ricerca di vecchie varietà. Facendo le marze, innestandole, Livio le salva dall’oblio. Diventa un archeologo arboreo. Fonda Archeologia arborea, cui ci si associa con una piccola somma e l’impegno di visitare l’albero adottato una volta all’anno. Si porta così in dono del concime e si preleva la produzione annuale lasciando però tre frutti: uno per il sole, uno per la terra e uno per la pianta.
Quando Livio, ultraottantenne, se ne va, a San Lorenzo di Lerchi si raduna quello che rimane della sua Brigata, a salutare il Comandante che stringe una rosa rossa tra le mani. Bella Ciao risuona mentre fuori, per le sue piante, sta cominciando la primavera.
E’ nel frutteto che Livio dorme il sonno eterno accanto a Romeo, il suo “oco” domestico – intrattabile e burbero quanto il padrone – che lo aveva seguito per ventiquattro anni e morto tre giorni dopo di lui. 

Pubblicato sulla pagina facebook del gruppo SEGNALE ORARIO [Gli Orologi di Everton] con il quale collaboro.

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